Il percorso delle fiamme gemelle: approfondimento sull’Ego.

Buonasera cara Fiamma.

Oggi ho studiato/ripassato, molti degli strumenti che ho utilizzato durante il mio percorso di fiamma per capire come strutturare un articolo sulla guarigione animica, ovvero quali strumenti, a mio parere, siano i più potenti per guarire le proprie ferite, cosa fare e cosa evitare durante il percorso di guarigione. Mi sono resa conto, però, che questo argomento stava diventando troppo grosso per un unico post e dunque l’ho suddiviso in argomenti più piccoli.

Dunque, bando alle ciance.

Partiamo dal presupposto che in rete si trovano moltissime informazioni e pareri contrastanti su come si possa guarire se stessi e le proprie ferite per riunirsi con la propria fiamma gemella, ma quasi tutti sono concordi con l’affermare che il grande demone da sconfiggere per unirsi con la propria fiamma sia l’Ego.

Ti premetto che io non sono d’accordo sulla “distruzione” dell’ego che invece può diventare un tuo potente alleato nella guarigione delle tue ferite se sai come utilizzarlo a tuo vantaggio, ma ci arriveremo per gradi.

Cos’è l’Ego e chi sei tu?

Il mio maestro di meditazione basata sulla consapevolezza (Mindfulness) è solito dare una rappresentazione molto semplice ma molto efficace, per spiegarti i diversi strati di cui è fatto un essere umano. C’è il livello mentale (chiamato corpo mentale) che è costituito da tutte le attività della mente: il pensiero, le memorie, i programmi mentali e la tua personalità. Questo livello corrisponde con l’ego. C’è il livello fisico (corpo fisico) costituito dal corpo e da tutte le sensazioni derivate dai 5 sensi. C’è il corpo emotivo, che viene alimentato in parte dal livello mentale e in parte dal livello fisico (nel senso che le emozioni vengono provocate sia dai pensieri sia dai disagi fisici) e infine il livello che tiene insieme il tutto e che è la tua fonte di vita, ovvero il livello dell’Essere, la tua anima, chi sei veramente.

La mente, o l’ego, è uno strumento meraviglioso che l’anima ha scelto di utilizzare per venire qui ad adempiere ai propri scopi. Come ho già scritto altrove, l’anima si incarna per imparare delle lezioni che l’aiutano ad evolversi e a riequilibrare il karma. Per farlo, ha bisogno di creare un costrutto (di solito io lo chiamo “vestitino”) che, strutturato sulle memorie e sui diversi programmi di questa vita e delle vite passate, costituisce lo strumento perfetto per imparare le suddette lezioni.

Ad esempio, se sei venuto a imparare la lezione della fiducia non solo sceglierai la famiglia appropriata e darai diversi compiti alle tue anime compagne per farti vivere questa lezione, ma sceglierai anche la personalità più adatta per poterla vivere. Per approfondire meglio i contratti animici e le lezioni che scegliamo prima di nascere, ti consiglio di leggere “Anime coraggiose“di Robert Schwartz.

Demonizzare un costrutto che ci siamo scelti prima di nascere, appare dunque privo di senso, a mio avviso. La tua anima, di fatto, adora la tua personalità perché le permette di vivere le lezioni che è venuta a vivere…

Ironia della sorte, però, per riuscire davvero a guarire dalle ferite dell’anima occorre prima di tutto prendere consapevolezza del meccanismo che è causa di tutte le nostre sofferenze: l’identificazione di noi stessi con l’ego/mente/personalità.

Per quanto la tua anima ami il suo vestitino, ricorda: TU NON SEI LA TUA PERSONALITA’, stampatelo su un foglietto e mettitelo in tasca per leggero durante i momenti di sconforto.

L’anima, incarnandosi, decide anche di dimenticarsi di sé e di abdicare al proprio potere per darlo in mano allo strumento chiamato mente. Quando soffri, non accetti le cose per come sono, scalpiti, o provi rabbia, sei completamente guidato dall’ego. E’ un po’ come quando un domestico risponde male al padrone perché questi gli permette di farlo, allo stesso modo tu anima permetti all’ego attaccarti e farti soffrire, perché non sai di poter riprendere il controllo.

Cosa significa che non sei la tua personalità?

Cara fiamma, tu sei anima, l’unica costante dall’infinito passato a oggi, l’unica vera essenza che può identificarsi con te, esistenza, dopo esistenza è proprio la tua anima. Quindi dovremmo distruggere l’ego per riuscire a recuperare noi stessi?

No.

In primo luogo perché più lotti contro l’ego e più questo si inorgoglisce diventa forte, in secondo luogo perché l’ego non è buono o cattivo, il suo unico scopo è quello di proteggerti da eventuali sofferenze creando resistenze o giudizi basati sui programmi e sulle memorie che hai accumulato nel tuo corpo mentale. E’ reattivo e compulsivo e non può essere governato, se non riesci in primo luogo a osservarlo dall’esterno e a prenderne coscienza, dal punto di vista dell’anima.

Per prendere coscienza di quando sei completamente governato dall’ego, il primo passo sta nel riconoscere le sue caratteristiche.

Le caratteristiche dell’Ego (quando sei guidato dalla tua mente egoica ti comporti così)

Queste caratteristiche sono state prese dal libro Le cinque ferite. Vol II di Lise Bourbeau (che vi stra-consiglio di leggere per iniziare il vostro percorso di guarigione)

  1. Utilizza espressioni assolute (sempre, mai, etc), perché non accetta l’impermanenza dei fenomeni;
  2. Utilizza “Devo e dovrei”, queste espressioni si basano sulla paura e sono rivolte a manipolarti per agire secondo quanto il tuo ego ritiene più giusto;
  3. Si identifica con l’avere e il fare, ovvero quando ti identifichi con i tuoi possedimenti (automobili, vestiti, casa etc). Attenzione che l’identificazione è subdola, perché ti accorgi di essere identificato con queste cose quando per esempio ti offende se qualcuno critica una cosa che ti appartiene (come se insultasse te, ma tu non sei i tuoi vestiti giusto?). Si identifica anche con il fare, nella misura in cui tu pensi di essere la tua professione (il metro di giudizio vale come per i possedimenti);
  4. Non sa ascoltare, l’ansia dell’ego è quella di affermare la sua esistenza e quindi ad es. si manifesta quando interrompi gli altri per dire la tua opinione, o smani per raccontare la tua esperienza;
  5. Si giustifica e difende, di fronte a comportamenti verso i quali si sente in difetto;
  6. Non esiste nel presente, l’ego è solo un costrutto effimero, nell’adesso c’è il potere e c’è l’essere, l’ego per vivere ha bisogno delle memorie del passato, o dei film mentali per il futuro;
  7. Si nutre dei concetti di “Bene e Male”, generando quindi i sensi di colpa verso gli atteggiamenti che non si conformano alle sue credenze;
  8. Utilizza le critiche verso gli altri o verso se stesso per controllarti e darsi importanza, ogni volta che critichi un’altra persona sottintendi la tua superiorità (la superiorità dell’ego), ogni volta che critichi te stesso, l’ego utilizza la paura per proteggerti da una delusione.
  9. Crede di essere capace di rendere felice gli altri, ogni volta che cerchi di aiutare gli altri senza che te l’abbiano chiesto, sei governato dall’ego;
  10. Orgoglio, espressione massima dell’ego, si manifesta quando vuoi avere sempre ragione e vuoi vincere ad ogni costo.

Come puoi intuire riuscire a identificare quando si è guidati dall’ego è abbastanza difficile, ma esiste un trucco, ovvero l’ascolto dei propri sentimenti: quando quello che pensi genera in te sentimenti negativi: rabbia, frustrazione, tristezza, disgusto etc, sei sicuramente guidato dalla tua mente egoica. Quando invece sei in pace e agisci guidato dall’amore sei allineato con l’anima.

Ti ho dato i primi spunti di riflessione, che ti consiglio di approfondire leggendo i libri che ho citato nell’articolo. Nella prossima puntata ti darò alcuni suggerimenti di come trasformare il tuo ego nel tuo migliore alleato.

Spero che l’articolo ti sia stato utile, e come sempre prendi solo quello che risuona con la tua anima.

Un abbraccio

Celeste

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