
Nella cultura spirituale i registri akashici stanno tornando in voga, perché sempre più persone sono richiamate dalla conoscenza akashica,. Ma cosa sono i registri akashici?
I registri akashici sono la raccolta universale delle informazioni di tutto ciò che esiste: ogni oggetto, animale, evento o persona dispone di un registro akashico dalla sua creazione e per tutta la sua esistenza.
Akasha, che in sanscrito significa etere, corrisponde con la quinto elemento che è intorno e dentro di noi; è il piano di esistenza in cui vivono i maestri ascesi, gli angeli e i maestri dell’akasha. Qui i veggenti hanno visualizzato una enorme biblioteca akashica dove è contenuto tutto lo scibile universale. In realtà i registri non sono libri, ma sono pura informazione contenuta nell’etere, che può essere canalizzata connettendosi al proprio registro akashico.
Oltre ai registri akashici singoli, esistono poi i registri akashici cosmici, che invece raccolgono le informazioni globali su un determinato argomento. Ad esempio, vi sono i registri cosmici della filosofia, della musica, della scienza e così via. Ogni essere umano, facendo esperienza e vivendo sulla terra, contribuisce a scrivere sia il proprio registro akashico, sia il registro collettivo dell’umanità. Quello che Jung definiva inconscio collettivo, infatti, non è altro che il registro cosmico umano, in cui ogni storia, ogni evento, scoperta, emozione e pensiero viene registrato.
Nel tuo registro akashico sono memorizzate le tue vite passate, le lezioni, il karma, gli accordi animici con le altre anime, essenzialmente tutta la storia che riguarda la tua anima. E’ per questo che se hai la possibilità di accedere al proprio registro sei in grado di portare a consapevolezza informazioni importanti e di sbloccare energia di guarigione, che ti trasformerà ogni giorno di più.
La tradizione akashica di cui sono diventata maestra, quella dei Cuori Bianchi, ha inoltre la come fiore all’occhiello le guarigione akashica, canalizzata dalla nostra capostipite, che è uno strumento potente nelle mani del lettore, poiché oltre ad avere accesso alla conoscenza sulla sua anima, è in grado di usare la guarigione energetica per supportare il proprio percorso di ascensione ed evoluzione.
Potenzialmente non c’è niente che non puoi chiedere al registro akashico, anche se io sconsiglio sempre di indagare sul futuro, perché sebbene nel registro vi siano i possibili futuri, è sempre meglio lavorare sul presente, per costruire la vita che si desidera.
Come si accede ai registri akashici?
Su internet e sui libri pubblicati a proposito dei registri akashici spesso si legge che chiunque possa accedere ai registri se ci si concentra sul chakra del cuore. Il che in parte è vero, poiché ai tempi di Atlantide ogni essere umano aveva l’accesso diretto ad Akasha senza bisogno di fare alcun rituale di iniziazione.
Durante il periodo buio da dopo il Concilio di Nicea fino ad oggi, l’estrema oscurità che si è abbattuta sulla terra ha reso praticamente impossibile per gli umani accedere ai registri akashici. Questo fino a che il mistico Don Juan ha ritrovato le pergamene con i decreti di apertura dei registri, e ha trasmesso un rituale di iniziazione da trasmettere ai suoi discepoli.
Nella mia tradizione, infatti, si eseguono due iniziazioni: una di primo livello, per accedere al proprio registro, e una di secondo livello, per poter accedere ai registri altrui. Queste due iniziazioni si eseguono in un unico weekend, in cui si incomincia la pratica di canalizzazione. Le iniziazioni servono per creare la connessione diretta ad Akasha, e proteggere la persona da qualsiasi energia negativa durante la canalizzazione.
Nella storia alcuni mistici e chiaroveggenti sono riusciti a canalizzare Akasha senza l’iniziazione, ma sono stati casi isolati di pochi eletti, come Rudolf Steiner, Edgar Cayce, e Madame Blavatsky. L’iniziazione della nostra tradizione akashica, invece, permette a chiunque di accedere ai registri, anche se non si posseggono le chiarezze (extra-sensi) sviluppate. Questo perché l’iniziazione è come una chiave che apre una porta e ti permette di accedere ad Akasha, senza dover raggiungere stati di coscienza alterati, fare rituali o meditare.
Io ne sono un esempio lampante, poiché, nonostante fossi già channeller prima di ricevere l’iniziazione, canalizzavo le informazioni in modo molto faticoso; dopo l’iniziazione ho cominciato a canalizzare Akasha in maniera fluida, veloce e naturale, come mai prima.
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La differenza tra canalizzazione akashica e angelica
Chi ha le chiarezze aperte o è già un channeller, molto probabilmente è abituato a parlare e comunicare con gli angeli, questo perché la canalizzazione angelica non è stata interdetta per gli umani. Canalizzare akasha però è molto diverso da canalizzare un angelo.
Quando canalizzi Akasha ricevi le informazioni della tua anima, quando canalizzi un maestro o un angelo è come fare una conversazione con un essere molto più evoluto di te (e in effetti è quello che sta avvenendo).
Bisogna fare attenzione, infatti, durante il corso a non fare interferire la canalizzazione angelica con quella akashica, in modo tale da costruire un forte legame con il piano akashico, e riuscire ad accedervi ogni volta che vuoi.
Il lettore di registri akashici ha la missione di vivere sulla terra con la coscienza della quinta dimensione, anche perché, diversamente, non è in grado di accedere al registro. E noi lettori cuori bianchi abbiamo il compito di aiutare anche le altre persone ad accedere al proprio registro tramite le letture akashiche. Quando finalmente ognuno di noi potrà accedere al proprio registro, l’umanità avrà fatto il salto evolutivo che sogno di vedere e non ci sarà più bisogno di fare corsi idi iniziazione, o eseguire letture per gli altri.
Se vuoi ricevere anche tu l’iniziazione ad Akasha e cominciare il tuo viaggio evolutivo e indipendente, iscriviti al mio prossimo corso! I maestri ti aspettano a braccia aperte!