Il karma: come funziona e come guarirlo

Canalizzazione akashica dal registro cosmico

Questo articolo è una canalizzazione akashica che riporta una visione chiara e limpida di come funziona il karma e come guarirlo. Se anche tu vuoi imparare a leggere i tuoi registri, iscriviti al prossimo corso.

Indice

Karma, come funziona e come si guarisce

Come funziona la legge del karma.

La Legge del Karma è una delle leggi universali che funziona come operatore di equilibrio di energie scompensate.

La legge del karma dice che quando vivi una situazione squilibrata questa situazione deve essere riequilibrata in qualche modo. L’anima a fine vita decide come riequilibrare il karma che ha creato nella vita passata.

Il karma viene determinato da due fattori: primo come hai reagito a una certa situazione, emozione o evento. Questa reazione provoca uno scatenamento energetico che porta a uno squilibrio nelle tue energie auriche. Secondo, se l’evento era stato accordato animicamente prima della incarnazione, oppure no.

Questo squilibrio viene immagazzinato e portato con te durante la tua esistenza.

È possibile che il Karma che vivi in questa vita, lo sperimenti in questa vita o in una vita futura. In ogni caso lo squilibrio energetico deve essere riequilibrato per un’altra legge dell’universo che è la legge dell’equilibrio.

Come deve essere sperimentato questo karma viene deciso tramite accordi animici tra i sé superiori delle anime coinvolte, che si incontrano in quinta dimensione per decidere in che modo questo karma viene ripagato.

Esiste karma da compensazione e da ripetizione, c’è poi un karma autoprodotto. Il Karma autoprodotto lo si vive nella stessa vita corrente e ti coinvolge nel senso che quando tu fai un’azione squilibrata, la tua stessa energia ti viene a prendere per poter sperimentare questo karma che hai causato a un’altra persona, quindi il karma auto prodotto, non si trasformerà in accordo animico tra una vita e l’altra con la persona con cui hai generato karma.”

Le tipologie di karma

NB Approfondimento fuori dalla canalizzazione

Il karma da ripetizione è quel karma che si produce con la ripetizione, appunto della stessa lezione fino a che non diventa chiara. Ad esempio se hai un karma relativo alle relazioni tossiche, continuerai a ripeterle e a incontrarle finché non hai comprensione profonda dell’origini e del significato del karma. Il karma da ripetizione si attiva a seguito di un’esperienza passata simile o uguale a quella vissuta nel presente. È per questo che il karma non è una punizione ma un ristabilimento di equilibrio.

Il Karma da compensazione funziona al contrario, se in una vita passata hai provocato in un’altra persona una ferita di abbandono, è possibile che in questa vita tu sperimenti a tua volta la stessa ferita. È il karma che ti fa “mettere nei panni” dell’altro dopo aver generato quello squilibrio energetico.

“C’è poi una distinzione da fare, se un evento era stato già pattuito prima di incarnarsi lo stesso evento non provoca karma per la vita successiva, perché era stato già predeterminato, quello che crea karma sono tutte le deviazioni dal pattern prestabilito che provocano squilibri energetici dentro la persona.

Il Karma è provocato soprattutto dall’intento, l’intento di nuocere alle altre persone. Quando non c’è quell’intento non si crea karma. Quindi è possibile, ad esempio, che un guidatore di treno che fa un incidente e in questo incidente rimangono coinvolte decine di vittime, questo non crea karma perché il suo era semplicemente un rispettare accordi animici con quelle persone in maniera inconscia, nello stesso modo quando si creano incidenti d’auto, d’aereo o cose simili non si crea karma perché non c’era l’intento di nuocere. 

Questo rimane vero solo se nella persona che ha provato l’evento non si crea uno squilibrio eccessivo delle energie, a quel punto potrebbe crearsi karma da risolvere in una vita futura.

La legge del karma è una legge molto complessa perché, per quanto non esista lo spazio tempo in quinta dimensione, in questa dimensione esiste e quindi è difficile comprendere il funzionamento karmico perché non lo vedi sempre in azione. Bisogna anche comprendere che la legge del karma va oltre alla definizione comune e umana di bene e male perché il bene assoluto a volte non corrisponde con il bene umano, il karma si attiva quando tu non segui il bene supremo, ma segui il bene personale.

Facciamo un esempio di bene e male: in una coppia in cui una persona non ama più l’atra, il bene assoluto sarebbe lasciare lasciare andare la persona non amata; se tu continui la relazione perché hai paura di ferirla questo genera karma perché in realtà stai perpetrando il tuo bene personale, ovvero quello che non ti fa sentire in colpa, ma il bene assoluto vorrebbe che questa relazione finisse. 

Poi c’è un’ulteriore distinzione tra karma che stai sperimentando derivante da vite passate e il karma che stai generando per le vite future, in ogni situazione potrebbe essere che stai sperimentando l’uno o creando l’altro e questo è di difficile comprensione a meno che tu non abbia strumenti come il channelling, registri akashici eccetera.

Il karma non è punizione ma ristabilimento dell’equilibrio. Non va vissuto come punitivo.”

Come si guarisce il karma?

Il karma rimane attivo nel tuo campo aurico fino a che non lo risolvi. Il karma funziona così: ogni volta che incontri una nuova persona se hai del karma da risolvere, questa persona è portata a fartelo vedere e mostrartelo, sia che vi sia un accordo animico pregresso, sia che non vi sia. Le relazioni tra le persone funzionano al 90% tramite l’interazione dei campi aurici, al 10% tramite il proprio libero arbitrio.

È necessario quindi vedere e risolvere il karma affinché le altre persone non continuino a mostrartelo incessantemente: ognuno di noi è uno specchio per le altre persone e le altre persone sono specchi per noi che ci mostrano l’accumulo karmico, le convinzioni limitanti e tutto ciò che è immagazzinato nell’inconscio.

Il karma con un’altra persona o in generale il tuo karma personale continua ad esistere fino a che tu non te ne rendi conto, è una questione di consapevolezza, quando tu hai quei momenti di eureka in cui unisci tutti i puntini della tua vita, allora in quel momento si libera un’energia fortissima che risolve il karma, perché il karma è una questione di consapevolezza di quello che tu dovevi vedere. Il karma si risolve perché a partire quella consapevolezza, tu non ti comporterai più allo stesso modo, anche quando ti arriveranno, se ti arriveranno, ulteriori sfide o trigger tu non sarai più portata ad agire nello stesso modo passato, perché hai una forte consapevolezza sul karma che c’era, quindi il karma è risolto.

Il karma si risolve con la consapevolezza e con la correzione dei comportamenti che si stanno mettendo in atto, quindi se ad esempio tu avevi il karma della dipendente affettiva lo risolvi comprendendo che lo eri e smettendo di generare dipendenza affettiva verso le altre persone. Ogni volta che ti ritrovi ad avere pensieri ossessivi, dipendenza eccetera ti fermerai osserverai questa cosa e la lascerai andare. 

I due aspetti da tenere conto nella guarigione

Sono importanti questi due aspetti del karma: la consapevolezza e l’interruzione del ciclo, se dopo la consapevolezza continuerai a comportarti allo stesso modo, non avrai ancora risolto il karma, se ad esempio, dopo la consapevolezza che un rapporto aveva un insegnamento karmico e questo rapporto non viene concluso allora il karma, per quanto ci sia stata consapevolezza, non è stato risolto. C’è poi l’aspetto del lasciare andare o per voi umani “perdono”. La profonda e intensa consapevolezza di un evento karmico ti porta dentro anche una profonda gratitudine e grazie a questa gratitudine che tu perdoni l’evento e la persona e li lasci andare. Anche il perdono può essere un passaggio importante, ma non necessario. Il perdono ti aiuta semplicemente a liberare l’energia negativa ancorata a quell’evento, ma non è necessario per risolvere il karma.

Per capire il significato della tua esperienza presente devi scandagliare la tua infanzia e comprendere da dove arrivano i tuoi trigger, con questa analisi capirai i significati, le compulsioni e la ripetizione dei diversi cicli che hai appreso durante quel periodo. Quando riuscirai ad unire tutti i punti di un determinato problema lì si libera il karma.

Se ti rimangono ancora dubbi, nebulosità e perplessità significa che è attiva un’altra parte di karma che ancora non hai compreso, quindi devi scavare ancora più a fondo e continuare a cercare. Quando avrai la sensazione di rilascio e di comprensione profonda di tutto quello che hai vissuto dall’infanzia ad oggi, quello è il momento in cui ti sei liberata completamente dal karma: d’ora in poi sei libera da quel bagaglio e potrai scegliere liberamente di fare la vita che vuoi, perché non avrai più strascichi e questa cosa verrà percepita anche dalle persone intorno a te, che cambieranno il loro modo di comportarsi, perché nel tuo campo aurico non è più presente quel karma.”

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