Cosa significa ascendere?

La mia comunicazione verte tutto su questo concetto: la nostra missione, in quanto fiamme gemelle o anime che hanno incontrato il risveglio spirituale, è quella di affrontare un percorso di ascensione. 

Ma che cosa significa nei fatti?

In realtà è molto più semplice di quello che si pensa, anche se all’ego piace pensare che sia un percorso duro e impervio. 

Interrogando il mio registro, emerge questo:

“Ascensione significa giungere alla coscienza di quinta dimensione, dove vige la legge dell’unità e dell’amore. Ascendere implica rompere il velo di Maya, ricordare chi sei a prescindere dalla storia che ti racconti. E’ un lavoro continuo di focus e osservazione della personalità, dei pensieri e delle emozioni.”

Ascensione significa quindi recuperare la verità di chi sei veramente. 

Quando ci siamo incarnati, abbiamo dimenticato la verità per poter vivere le esperienze che anima ha deciso di vivere. Se incontriamo il risveglio significa che anima aveva deciso di affrontare il percorso di ascensione con la sfida aggiuntiva di viverla all’interno di un corpo umano, in carne e ossa e all’interno della Matrix (terza dimensione). 

Nella nostra vita umana siamo composti da quattro livelli: il corpo fisico, il corpo emotivo, il corpo mentale, e l’Essere. L’ascensione prevede il ritornare al comando di corpo, mente, ed emotività, assumendo il punto di vista dell’Essere.

Il percorso però non è un lavoro mentale, non ci si può arrivare con il solo pensiero, ma occorre vivere l’esperienza diretta: è l’unico modo per comprendere fino in fondo quello che sto scrivendo. 

Per arrivare a connettersi con l’Essere occorre in primo luogo meditare e operare la prima forma fondamentale di distacco: il distacco dalla tua stessa mente. 

Distacco dalla mente

Osserva i pensieri, noterai che riesci ad ascoltare cosa dicono, allora chiediti: chi è che sta ascoltando?

Esatto. La pura coscienza è quello che sei, l’ascoltatore, l’osservatore silenzioso. I pensieri sono solo pensieri, non sei tu a formularli, per la maggior parte del tempo, ma è il cervello che continua a produrli senza sosta. 

Continua ad osservare i pensieri, etichettali come tali. Ogni volta che arriva un pensiero osservalo e pronuncia “Grazie mente”, questo esercizio ti aiuterà a distanziarti almeno di un poco da essa.

Finché sei identificato, e quindi credi di essere la tua mente, l’illuminazione non può avvenire. Ma ricorda di non resistere ai pensieri né di rinnegarli, perché è controproducente nel lavoro di ascensione: ciò a cui resisti, persiste.

Trasformazione delle emozioni

Il lavoro di ascensione passa poi per la trasformazione delle emozioni. Il compito, qui, è di ricordarsi di essere presenti nel momento stesso in cui nasce un’emozione. Le emozioni, se vissute in consapevolezza, hanno una durata breve e si dissolvono da sé. Il problema sorge quando ci si dimentica di rimanere presenti e si viene travolti dalle emozioni e dai pensieri legati ad esse. Ogni volta che ti trovi travolto, cerca di tornare al presente: localizza l’emozione nel corpo, lascia che bruci e dalle spazio. Non combatterla e non fuggire, questa si trasformerà da sola. Il punto è assumere un approccio aperto e consapevole, non scappare, non sopprimere e nemmeno farsi travolgere. Osserva tutto come se fossi sulla sponda di un fiume in piena: se ti lasci coinvolgere dalla situazione è come se venissi trascinato via dalla corrente, se invece rimani fermo come un osservatore silenzioso, potrai osservare che le onde saranno sempre meno forti e trascinanti, e il fiume tornerà ed essere pacifico.

Impara a non reagire ma a rispondere

Il lavoro di consapevolezza ti porterà sempre di più a smettere di reagire alle situazioni esterne o ai tuoi pensieri ma a scegliere quali siano le risposte più adeguate alle situazioni, che emergono dalla saggezza dell’essere. 

Il lavoro è semplice, ma non è facile ricordarsi di rimanere sempre presenti e connessi all’essere. 

Ricorda di restare sempre connesso all’essere, quel campo energetico interno che ti dà la vita. Connettiti ad esso in ogni momento, sia quando sei in meditazione, sia quando vivi la vita di tutti i giorni. E’ lì che risiede l’illuminazione, nella connessione continua con l’essere, e nell’osservazione distaccata dei pensieri, degli automatismi, delle emozioni e della reattività.

Crea una routine di meditazione giornaliera, e fissati dei promemoria in cui fermarti per dedicare del tempo alle pratiche informali di consapevolezza. 

Se hai bisogno di un supporto nel tuo percorso di ascensione, prenota la mia consulenza via zoom (non è solo per fiamme gemelle, ti aiuto nel tuo percorso di ascensione spirituale).

Iscriviti alla Newsletter!